Più che l’ultimo posto in classifica (purtroppo preventivabile dopo un’estate ricca di errori e contraddizioni), negli ambienti del tifo granata preoccupa la metamorfosi del patron Danilo Iervolino. Uno che salvava la Salernitana dalla cancellazione da tutti i campionati, che investiva suon di milioni pur con una classifica deficitaria, che regalava tre anni di fila in A alla Bersagliera per la prima volta nella propria storia e che, nelle sue dichiarazioni, parlava apertamente di “volontà di lottare per la zona sinistra della classifica, di collocare Salerno subito dietro le grandi. L’obiettivo è l’Europa in 3 anni, massimo 5”. E’ tutto lì, agli atti, senza poter sbagliare interpretazione. E ricordiamo pure un patron furioso dopo torti arbitrali, desideroso di costruire un centro sportivo all’avanguardia, di riaprire la curva Nord chiusa da 20 anni senza motivo, di rivoluzionare il mondo del calcio.
E a questo punto? Si è passati repentinamente dai sogni Cavani-Mertens e i 30 milioni per Pinamonti all’acquisto tramite algoritmo, alla scelta di un allenatore post Sousa con un palmares negativo in serie A e ad un mercato estivo basato esclusivamente su scommesse a basso costo di giocatori provenienti dall’estero. Per la prima volta nella storia una società decide di non attingere alcun atleta dal mercato italiano, forse pure a causa di qualche dichiarazione sui procuratori che ha fatto storcere il naso. Sousa, che ha tante responsabilità per l’addestramento estiva con tutta probabilità sbagliata, il campanello d’allarme lo aveva lanciato in estate, dal ritiro di Rivisondoli e dopo mezzo allenamento. Servivano sette giocatori di spessore, oltre la riconferma di gente che nella giornata odierna manca come il pane alla Salernitana e che, in alcuni casi, ha rinforzato le dirette concorrenti.
Intanto si avvicina il mercato invernale e la sensazione è che non ci sia questa gran voglia di investire in modalità Instant Team come con Sabatini. Pure perchè c’è un DS sfiduciato (basta leggere le dichiarazioni di Iervolino al Corriere dello Sport un mese fa o ricordare che Inzaghi è stato scelto senza consultarlo) e un altro caso Dia da gestire. Si può far ruotare il mercato in entrata intorno alla partenza di uno dei giocatori più forti? E che, al pari di Coulibaly, salterà tutto gennaio causa coppa d’Africa? La verità è che già il 2 gennaio, a Salerno, devono esserci 2-3 rinforzi di livello. La proprietà ha volontà, entusiasmo e forza economica per rivoluzionare una rosa che necessita di innesti in tutte le posizioni del campo di gioco e forse pure di figure carismatiche addentro dello spogliatoio? Per concludere confermato quanto raccontato dalla nostra redazione domenica pomeriggio: non è salda la posizione del tecnico Inzaghi che, col Bologna, si gioca molto.
Image:Getty
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