In diretta a Radio Punto Nuovo, durante “Punto Nuovo Sport Show”, è intervenuto Enrico Lubrano, avvocato e molte volte consulente legale per le vicende della SSC Napoli: “Il dispositivo della sentenza ci dà già il titolo del film: sono rigettati i ricordi dei quattro legali rappresentanti della Juventus, mentre accolti in parte i ricorsi di Nedved e dei membri della CdA. Il tutto per rivalutare pure la sanzione dopo inflitta in classifica con i punti di penalizzazione. Ciò vuol dire che sono confermate l’80% delle attività accusate e imputate ai bianconeri. I ricorsi accolti sono molto marginali, per certi versi. Ci si può attendere a questo punto che venga rivalutata la condizione di Nedved e dei membri del CdA e che questo possa portare a una sanzione inferiore ai quindici punti di penalizzazione in classifica. A questo punto starà al Collegio di Garanzia a depositare quanto prima gli stimoli, entro una settimana realisticamente, spiegare cosa fare alla Corte d’Appello federale che riporterà tutto a processo”.
Conseguenze in questo campionato?
La Juventus si è vista restituire i quindici punti di penalizzazione, ma realisticamente fra un mese ne verranno sottratti nove o dieci dopo che la Corte d’Appello avrà implementato gli stimoli dell’accusa, come richiesto dalla sentenza del Collegio di Garanzia”.
Chiosa sul ricorso sullo Scudetto del 2019.
“Il ricorso depositato al TAR del Lazio lo scorso 31 marzo fa riferimento alla revoca dello Scudetto del 2019 e si fonda sulla decisione attuata quest’anno dalla Corte d’Appello federale, dal momento che la Juventus ha determinato l’alterazione di quel campionato con le suddette operazioni imputate. E in quel caso, assegnare lo Scudetto alla seconda in classifica (il Napoli ndr), come già avvenuto durante Calciopoli. Le annualità sono predisposte per 2018-2019, 2019-2020 e 2020-2021. In quest’ultima annata, la Juve andò a sottrarre la Champions al Napoli per un punto. Le tempistiche? Sono medio-lunghe, può avanzare per anni. Andrà a finire in Consiglio di Stato, in un modo o nell’altro”.
Image:Getty
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