L’Inter ha scelto la sua strategia per il mercato di gennaio. Con lo stop di Cuadrado, i nerazzurri hanno individuato in Tajon Buchanan il nome corretto per completare e rinforzare la squadra al servizio di Simone Inzaghi. L’esterno canadese del Bruges è considerato adesso un innesto più urgente rispetto a un eventuale rinforzo nel reparto offensivo, ove eventuali innesti sono legati solo all’tuttavia più eventuale evolversi degli scenari legati agli interessamenti dal Medio Oriente verso di Alexis Sanchez.
Contatti continui. Difficile dire se Inzaghi potrà contare su Buchanan, considerato nome buono per nella giornata odierna e domani con la possibile partenza di Dumfries in estate. Il canadese, ora mai in rotta col Bruges, ha già detto sostanzialmente sì: la squadra belga si può convincere con una cifra inferiore ai 10 milioni di euro, il nodo formula si supera legando il riscatto obbligatorio alla conquista della accesso alla Coppa Campioni nella prossimo anno. Manca solo il si definitivo di Steven Zhang su un esborso non preventivato fino a poche settimane fa.
E Zielinski? In parallelo all’attuale stagione, in viale della Liberazione si programma il futuro. Se attualmente, complice l’inserimento della Juve, i discorsi per Tiago Djalò non fanno registrare particolari novità, la dirigenza ripone grande fiducia nel fascicolo legato a Piotr Zielinski. Ufficialmente, Marotta, Ausilio e Baccin non hanno parlato col giocatore della fascia centrale del campo polacco, che non sta trovando l’accordo col Napoli per il rinnovo. Praticamente, dal suo entourage è già giunto un sì di massima al contratto 3+1 che lo dovrebbe portare a Milano. Dall’1 gennaio, i discorsi potranno rispettare le formalità: l’intenzione è quella di chiudere l’affare tempestivamente, pure per mettersi al sicuro di eventuali ritorni di fiamma con De Laurentiis e il sole di Napoli.
Image:Getty
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