Discorso simile a quello fatto per la Lazio: De Laurentiis non vuole di investire nel settore giovanile. “Si chiamerà Scugnizzeria e si ispirerà alla Cantera del Barcellona” aveva spiegato in conferenza stampa nel 2011, parole dopo non supportate dai fatti. Il Napoli è andato avanti a sporadiche presenze in Serie A per chi, nelle giovanili, sembrava oltre degli altri (ed effettivamente lo era), ma è dai tempi di Insigne che nessuno è profeta al San Paolo, adesso Maradona.
In concreto ce ne sarebbero tre, a inizio stagione, che erano cresciuti con l’azzurro addosso. Cioè Zanoli, Zerbin e Gaetano: il primo ceduto alla Salernitana, il secondo al Monza, il terzo al Cagliari. Con alterne fortune, ma sono pure “giovani” che oramai non lo sono più nemmeno per l’Under21. Oscillano tutti a cavallo del millennio, dunque fra i 24 e i 25 anni. Un po’ pochino per credere in una rivoluzione giovane.
La situazione di certo non è cambiata quest’anno: il Napoli è quarto in classifica in Primavera 2 e difficilmente avrà calciatori di alto livello da proporre nel breve periodo. Quelli usciti a titolo temporaneo la scorsa stagione sono, principalmente, due: Lorenzo Sgarbi, che sta facendo benino con il Catanzaro, e Antonio Vergara, finito alla Reggiana e sfortunato per la rottura del legamento crociato.
Image:Getty
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