“Il giudizio su Napoli-Atalanta sta nelle parole di Conte: ha riconosciuto che adesso la squadra di Gasperini è superiore. Il Napoli non è mai stato in partita, gli orobici ha giocato meglio. Gasperini ha fatto delle scelte a sorpresa lasciando fuori il capocannoniere Retegui per De Ketelaare, ma non voleva dare punti di riferimento e il secondo gol è stato emblematico. Gli orobici ha fatto correre invano il Napoli, dandogli poche possibilità di essere pericoloso. L’opportunità di McTominay poteva cambiare il corso della partita, ma dal parere del gioco, non c’è stata partita”. In questo modo Salvatore Bagni, ex giocatore della fascia centrale del campo del Napoli del primo Scudetto, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, sul netto successo 3-0 dell’Atalanta al Maradona.
I limiti del Napoli: “Gilmour è un giocatore con le caratteristiche di Lobotka, ma non è Lobotka. Lo scozzese ha geometrie, ma non ha le qualità di costruzione di gioco che ha Lobotka .McTominay è stato utilizzato in quasi tutti i ruoli, da seconda punta a mezz’ala. Ieri ma il Napoli l’ha toccata poco. E in seguito Lukaku, allorchè trova dei giocatori del reparto arretrato fisici come Hien, va in imbarazzo. Se si limita a giocare spalle alla porta, diventa un giocatore prevedibile”.
Atalanta da Scudetto? “Nei miei anni qualche sorpresa c’è stata, dal Verona alla Samp, fino al mio Napoli. Ora una sorpresa è molto più complicato, ma Atalanta, Fiorentina e Lazio stanno facendo molto bene. Per a questo punto il campionato è equilibrato. In conclusione, le mie favorite rimangono Inter e Napoli, nonostante il Napoli non sia partito da favorito dopo il decimo posto dello scorso campionato. Il lavoro di Conte è stato straordinario, l’ha costruito in due mesi dopo il ko di Verona, ha dato un’organizzazione di gioco e una credibilità”.
Manca qualche cosa all’Atalanta per lo Scudetto? “Ha tutto per poter arrivare fino alla fine. Nessuno si sbilancia e neanche Gasp si sbilancerà. Contro la prima della classe è uscito dal Maradona con uno 0-3, giocando a calcio. Gli orobici non alza mai il pallone, non lancia mai palloni lunghi. La squadra è cresciuta in coscienza dopo il successo dell’Europa League”.
Image:Getty
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