Dopo la splendida partita di ieri in serata, con un Leao strabiliante, sorge prima di tutto una domanda spontanea. È tornato sui suoi livelli? Potremmo dire che forse non se ne è mai andato, ricordando ciò che aveva fatto solamente un anno e mezzo fa, nei quarti di finale di Champions, contro il Napoli. Il portoghese ha un andamento lunatico, è capace di grandi cose ma pure di risultare abulico. La complicazione eventualmente è nel rispondere a determinate sollecitazioni, pure forti: prima di provare a reagire c’è il tempo in cui assorbire i problemi, una volta determinato dalla sensibilità di Leao che non è sempre troppo sicuro, in maggior misura allorchè viene escluso.
Va detto che nelle ultime settimane ha fatto meglio, pure se è stato sfortunato nelle circostanze. Perché il Milan sfondava allorchè lui non era sul terreno di gioco, pure sostituito da pochissimo. Può essere una coincidenza oppure no, ma la sensazione è che Leao non se ne fosse andato, semplicemente avesse bisogno di una serata in questo modo, da idolo quasi incontrastato, finendo in quasi tutti i gol.
Adesso tuttavia serve la continuità. Perché solo in questo modo il rapporto con Paulo Fonseca può migliorare. Lo stesso allenatore, nella gestione di Leao, dovrà tenere conto della forza – tecnica ed economica – del proprio attaccante. Perché un conto è riuscire a spronarlo, l’altro spedirlo verso un baratro che dopo sarebbe di difficile uscita.
Image:Getty
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