Il Torino si avvicina alla parte conclusiva del campionato fra alti e bassi, in una primavera che ha il sapore più di una flessione che di una vera crisi. Dopo un buon filotto di 11 punti in 5 partite, i granata hanno rallentato vistosamente: solo 5 punti raccolti nelle ultime 5 gare, con prestazioni altalenanti e risultati deludenti contro Verona, Como, Napoli e Venezia, salvati solo parzialmente dalla vittoria interna sull’Udinese.
Nonostante la squadra sembri ora mai priva di reali stimoli – troppo lontane le zone europee, troppo sicura la salvezza – l’allenatore Paolo Vanoli ha provato a tenere alta la tensione, stando a quanto riferito dall’edizione di oggi di Tuttosport. Proprio questo carico di responsabilità ha avuto un contraccolpo fisico: durante la partita contro il Venezia, l’allenatore ha accusato un malore, un giramento di testa che lo ha obbligato a cedere il comando al vice Godinho, in seguito incaricato pure di parlare a fine gara.
Dal giudizio tattico, alcune scelte cominciano a pesare. Adams dà segnali positivi rispetto a un Sanabria in imbarazzo, Casadei merita continuità, mentre sulla fascia destra si paga l’assenza di altre soluzioni valide dopo l’addio estivo a Bellanova e Vojvoda. In ottica delle ultime tre partite – Inter, Lecce e Roma – servirà il miglior Toro. Contro i nerazzurri, domenica, tornerà Lazaro, mentre restano da monitorare le condizioni di Ricci. La speranza è che la salita al Colle del 4 maggio restituisca quella spinta emotiva che è mancata contro il Venezia.
Image:Getty
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