Lo scudetto lo vince la squadra che subisce meno gol. No, non è una frase fatta e falsa: è verissima. Lo dice la storia recente del nostro campionato, che in seguito è quella che conta pure nell’analisi di questo torneo. Ebbene, nelle ultime dodici stagioni non è mai successo che il titolo sia andato a una formazione che non avesse la linea difensiva migliore.
Direte: ma magari la squadra campione avrà avuto pure l’attacco migliore, sarà stata superiore complessivamente, insomma. Non è in questo modo. Prendendo in esame questi stessi dodici campionati, si nota come solo in quattro circostanze lo scudetto l’abbia vinto chi è andato in gol più gol. Chi, insomma, è stato più forte sia nel reparto arretrato che nel reparto avanzato. E’ accaduto due volte all’Inter (nel 2008-2009 e nel 2009-2010) e due alla Juve (il terzo e ultimo anno di Conte e la prima delle cinque stagioni di Allegri).
Proprio quest’ultimo dato fa riflettere: tutti noi, in questo periodo di dominio, abbiamo avuto un’immagine della Juve superiore a tutti complessivamente. Per la verità i bianconeri hanno conquistato i loro otto scudetti avendo sempre la linea difensiva meno battuta e solo in due possibilità l’attacco più prolifico.
Questo dato dà altro coraggio nella giornata odierna all’Inter, perché se guardiamo i gol incassati in campionato i nerazzurri sono decisamente i migliori avendo subito una sola rete, a Cagliari alla seconda giornata. Ne hanno prese quattro la Lazio e (incredibilmente) il Verona, cinque la Juve, il Milan, il Cagliari e l’Udinese. E, per ciò che riguarda le altre squadre di vertice, otto l’Atalanta e la Roma e addirittura nove il Napoli.
Per carità, non è detto che l’Inter continui ad avere la linea difensiva migliore, né che pure questa stagione scudetto e gol incassati coincidano. Ma certamente i numeri confortano parecchio Conte.
Opportuno, sapete qual è stata l’ultima squadra a vincere lo scudetto senza avere la linea difensiva migliore, ma avendo viceversa solo l’attacco più forte? Proprio l’Inter, quella di Mancini e Ibrahimovic, nel primo campionato post-Calciopoli.
@steagresti
Image:Getty
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